Con l’obiettivo (sempre presente) di creare maggiore consapevolezza verso una sindrome come la MCS, piuttosto sottostimata e poco conosciuta anche in ambito medico oltre che tra le persone comuni, abbiamo creato e diffuso tramite Facebook, anche per celebrare la Giornata Internazionale delle Malattie Ambientali, alcune schede informative che abbiamo definito “Le dieci parole chiave della MCS (più 1)”.
Queste riflessioni nascono e prendono corpo dall’esperienza diretta della dott.ssa Fernanda Spina membro del Comitato Oltre la MCS nell'ambito dei percorsi “Come le coccinelle” il cui obiettivo è proprio quello di affrontare i punti difficili della condizione di persona con MCS. Le schede informative
diffuse inizialmente per argomento, sono state quindi raccolte su questa unica pagina per una visione di insieme come richiesto da molti. Potete trovare le schede scaricabili in pdf oppure in
immagine da condividere.
Comitato Oltre la MCS
Per la realizzazione delle schede: testi F. Spina, articolo blog, grafica e adattamento schede S. Rotondi, supervisione R. Borghese
Aggiungiamo una breve riflessione di Fernanda riguardo l'esperienza maturata con il percorso "Come le Coccinelle"
Queste 11 parole chiave per raccontare la MCS nascono dalle riflessioni collettive fatte durante le otto edizioni del percorso “come le coccinelle”.
Il percorso nasce dalla riflessione che avere la MCS ci mette nella condizione di essere più sensibili ai problemi ambientali e alle ricadute sulla salute che questi hanno su tutti. Alle persone con MCS capita semplicemente di accorgersene prima. Un luogo dove una persona con MCS sta bene è un luogo più sano per tutti.
Il percorso è composto da alcuni incontri a distanza per discutere insieme i punti difficili della condizione di persona con MCS in piccoli gruppi (max 4 persone).
La scelta del percorso di gruppo nasce dall'idea che nel gruppo le esperienze di ognuno abbiano medesimo valore e possano essere messe in comune per il supporto di tutto. Inoltre, il gruppo permette a tutti i partecipanti di apprezzare il proprio valore nel confronto positivo con gli altri in modo da poter iniziare un percorso individuale e di (ri)costruzione della propria autostima.
L’obiettivo è arrivare ad una convivenza più serena con se stessi e con la propria condizione, attraverso l’accettazione di sé, la valorizzazione delle proprie capacità e delle proprie risorse.
In questo percorso abbiamo sperimentato che è possibile trovare insieme nel confronto e nel sostegno reciproco la forza, la determinazione, il coraggio, gli strumenti affinché ognuno di partecipanti trovi la sua propria strada per uscire dall'immagine interiorizzata di “povero malato”, trovando la via per sbocciare di nuovo alla vita, facendo tesoro degli insegnamenti che si possono trarre da questa dura e amare esperienza che è la MCS. Ringrazio ognuno di queste donne e di questi uomini coraggiosi, diversi per età, formazione, esperienze esistenziali che hanno avuto il coraggio di mettersi a nudo e in discussione in modo da ritrovarsi e provare a ricominciare a vivere.
Non posso qui elencare i nomi e ringraziarli personalmente ad uno ad uno per questioni di privacy ma mi rimarrà per sempre un profondo legame esistenziale con ognuno di loro.
F.S.